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Il Museo Virtuale MUVICA
IL 16 DICEMBRE 2018 LA PRIMA APERTURA DEL MU.VI.CA. – MUSEO VIRTUALE DI CALES
IL 16 DICEMBRE 2018 LA PRIMA APERTURA DEL MU.VI.CA. – MUSEO VIRTUALE DI CALES
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Rete Archeocales
Esplorando il Passato di Cales: La Nascita e l'Evoluzione della Rete ArcheoCales
La Nascita dell'ArcheoCales e la Trasformazione in Rete ArcheoCales
Nel lontano 2012, prendeva vita un'avventura straordinaria, quella della Rete ArcheoCales. Nasceva da un'idea audace dell'associazione di volontariato ArcheoCales, desiderosa di aprire le sue porte a nuove energie giovanili e a progetti innovativi per valorizzare il sito archeologico di una città antica dal fascino senza tempo. Già da decenni ArcheoCales aveva operato instancabilmente sul sito archeologico, ma le sfide del presente richiedevano una metamorfosi nell'approccio e nell'organizzazione.
Un'Unione di Passioni e Scopo
Calvi Risorta, un piccolo paese dell'alto casertano, spiccava nella regione per l'abbondanza di circoli e associazioni dedite al sociale, allo sport e alla cultura. Fu così che l'ArcheoCales chiamò a raccolta le associazioni con un obiettivo comune: preservare e far risplendere la bellezza della città antica attraverso iniziative sinergiche. Nel febbraio del 2015, un nuovo nome e una nuova organizzazione si delineavano: la Rete ArcheoCales, simbolo della potenza del lavoro di squadra tra volontari e della capacità di restituire alla comunità il patrimonio condiviso.
Membri della Rete
Le associazioni che hanno voluto questa straordinaria avventura sono state:
- La Piccola Libreria 80mq https://www.piccolalibreria80mq.it/
- La Pro Loco Cales Novi
- Gruppo Agesci Scout di Sparanise https://www.facebook.com/grupposcoutsparanise1
- Gruppo Azione Cattolica https://www.facebook.com/azionecattolica.visciano
- AMAT ( Associazione di Volontariato)
- CAI
- Legambiente
- Circolo Fotografico CONTROLUCE
Un Mosaico di Attività per un Obiettivo Comune
Ecco alcune delle attività messe in atto dalla Rete Archeocale:
- Liberazione del Cardo Massimo: Liberare la strada principale dall'invadenza di terra e arbusti.
- Ripulitura dei Cunicoli Idrico-Fognari: Ripristinare i canali idrico-fognari lungo le scarpate.
- Restauro del Teatro Romano: Preparare il Teatro Romano per le visite.
- Terme Centrali: Riportare alla luce le Terme Centrali dopo trent'anni di abbandono.
- Percorsi di Visita e Pannelli Informativi: Installare pannelli e offrire visite guidate.
- Eventi Culturali e Musicali: Arricchire la Cattedrale Romanica con eventi culturali e musicali.
- Guide Storico-Archeologiche: Creare guide ricche di storia e cultura.
- Mostre Temporanee: Mostrare reperti archeologici di grande valore.
- Collaborazioni Istituzionali: Collaborare con enti e istituzioni per la manutenzione e la valorizzazione del sito.
- Partecipazione a Eventi e Conferenze: Diffondere la conoscenza di Cales attraverso eventi e mostre.
- Trekking Archeologico/Naturalistico: Tracciare percorsi di trekking.
- Museo Virtuale: Realizzare un museo virtuale per avvicinare il passato al presente.
- Pubblicazioni e Ricerche: Condividere studi e ricerche.
Insieme per lo sviluppo del territorio
La Rete ArcheoCales è molto più di una semplice unione di volontari. È un'orchestra di passione, dedizione e impegno. Grazie a questa collaborazione unica, Cales, antica e misteriosa, rivive attraverso le azioni di coloro che credono nel suo valore. Ogni passo, ogni scoperta, ogni iniziativa è un tributo al passato, al presente e al futuro.
Cales
L'Origine Leggendaria
La storia di Cales inizia con una leggenda affascinante. Si dice che la città sia stata fondata da Calai, l'argonauta, figlio di Borea ed Oritia. Questa storia leggendaria getta le basi per il patrimonio storico unico di questa città.
Gli Ausoni e le Tracce del Passato
Secondo le fonti storiche, Cales era abitata dagli Ausoni, come afferma anche Livio nell'VIII libro. Tuttavia, le radici di questa città risalgono ancora più indietro nel tempo, con prove di frequentazione dell'area già nel paleolitico medio e superiore. Rinvenimenti di punte e lame di selce testimoniano la presenza umana sul versante settentrionale e nell'area centrale del Montemaggiore.
Dall'Eneolitico all'Età del Ferro
L'età eneolitica è documentata da reperti sporadici di reperti litici e ceramica d'impasto. Durante l'età del Ferro, insediamenti sparsi nel territorio iniziarono a emergere. Questa fase è testimoniata da fondi di capanne a forma circolare datati tra il VII e il VI secolo a.C. Questi insediamenti sono stati scoperti in varie località, tra cui San Casto Vecchio e la zona centrale del pianoro tufaceo, dove successivamente si sviluppò la città romana.
La Città Romana
La città di Cales conobbe una fase di crescita durante il periodo romano. Fu circondata da mura in opera quadrata nella seconda metà del V secolo a.C., in risposta all'instabilità politica causata dall'avanzata dei Sanniti nella Campania interna. Questa posizione strategica consentì a Cales di diventare un punto nevralgico per il controllo delle vie di accesso al Sannio e al Lazio.
Prosperità nel III Secolo a.C.
dal IlI al II secolo a.C. fu un periodo di grande prosperità per la città. Divenne sede di una delle quattro questure istituite nel 276 a.C. dal Senato romano, con giurisdizione sulla Campania e la Magna Grecia. Durante questa fase, Cales emise moneta propria, sia d'argento che di bronzo, con la legenda "Caleno". La città era rinomata per la produzione di terrecotte figurate, ceramiche a vernice nera, vino di alta qualità e strumenti agricoli.
Le Guerre e le Sanzioni
Tuttavia, Cales non fu immune dalle devastazioni delle guerre sannitiche e puniche. Nel 209 a.C., la città si rifiutò di fornire uomini e mezzi a Roma, il che portò a dure sanzioni. Nel 185/184 a.C., fu reintegrata con nuovi coloni per revitalizzare le sue attività economiche e militari.
Da Municipium a Importante Centro
Dopo la guerra sociale, Cales divenne un municipio. Tra la fine del II secolo a.C. e la metà del I secolo a.C., furono costruiti importanti edifici pubblici come il Teatro, l'Anfiteatro e le Terme centrali. Nel V secolo, divenne anche sede vescovile, segnando un altro capitolo importante nella sua storia.
La Città Medievale e il Castello
Nel periodo medievale, Cales subì un periodo di restrizione dovuto a calamità naturali, invasioni barbariche e calo demografico. La città si ridusse alla sua parte più alta, con il primo nucleo di Caleni che si concentrava intorno alla basilica paleocristiana di S. Casto. Fu distrutta dai Saraceni ma ricostruita dal longobardo Atenolfo I, Gastaldo di Calvi e Conte di Capua, nel 879. Questo castello, probabilmente in gran parte ligneo, fu distrutto da un incendio due anni dopo, ma Landone, fratello di Atenolfo, riportò la città al suo antico splendore. Durante il periodo normanno, Cales fu possedimento di Riccardo, principe di Capua, che restituì alla città la sede episcopale.
Il Castello Aragonese
La struttura attuale del castello di Calvi è di epoca aragonese, con una pianta quadrata e quattro torri angolari cilindriche con base a scarpa. Le torri presentano finestrelle e feritoie che potrebbero aver ospitato balestrieri e archibugieri. Il castello era circondato da un ripido fossato e si sviluppava su due piani con ambienti disposti attorno a un cortile centrale. I lavori di restauro hanno confermato l'ipotesi che l'ingresso originario fosse a Sud-Est, dove sono ancora visibili tracce di un ponte levatoio.
In conclusione, Cales e poi Calvi è una città intrisa di storia e leggenda. Dalle sue umili origini nell'età del Ferro alla sua prosperità durante l'epoca romana e il Medioevo, questa città ha attraversato millenni di cambiamenti e trasformazioni. Oggi, le sue antiche rovine e il castello aragonese testimoniano la sua ricca eredità storica. Video